BBB+

Incredibile ma vero, tra le motivazioni che hanno portato uno dei due recensori ad aumentare il livello di rating italiano ad uno scalino sotto la A, vi lascerà perplessi.

Premesso che queste agenzie di rating a mio avviso sono l'equivalente dell'aria fritta, giusto per rimettere qualche dato. Una settimana prima del suo fallimento, la Leman Brother aveva il massimo rating disponibile. Come è possibile che poi sia fallita? stiamo parlando di agenzie con sedi faraoniche e milioni di introiti, quindi si presume anche le migliori risorse. O forse è un abile giochino politico?

Riguardo all'Italia abbiamo subito declassamenti, risalite e la correlazione politica del momento americana verso quella italiana aveva un suo peso in questi giudizi. Non ultimo appunto il BBB+ arrivato qualche giorno fa.

Nel bollettino poi vengono messe in chiaro quali sono le motivazioni del rating, assieme ad una pagella che oramai da anni è sempre la stessa, e ovviamente verte sul debito pubblico. Ho già scritto diversi post in merito, il debito pubblico italiano oramai nemmeno si sa bene come sia composto e quanto di esso è reale. Quella che vediamo oggi è una contabilizzazione parecchio distante dalla realtà meccanica. Con il quantitative easing di Mario Draghi, per arrivare ai mega acquisti della Lagarde ad inizio mandato, una montagna di bonds è stata incamerata dalla BCE.

Certamente una parte di questi sarà ancora attiva, tipo le cedole trentennali o cose simili, altre saranno scadute a vuoto poiché non vi è stato il reclamo. Più di recente poi c'è stato un netto spostamento dell'esposizione verso l'interno, cioè i detentori dei nuovi bond sono italiani e non stranieri.

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Immagine generata a caso da Playground.

L'idea gestionale di macrofinanza della Premier Meloni è molto ispirata da quella anglosassone, e la manovra di Poste e CdP che in un colpo solo ha messo le mani su TIM e Nexi, indica che vuole, come si dice in gergo finanziario, fare sistema. Cioè far correlare in modo stretto aziende chiave in settori diversi per offrire un prodotto sinergico. Vedremo se ci riuscirà o se finisce tutto in modalità disastro. Il solo fatto che però qualcuno ci abbia pensato è positivo, visto che in questo ambito eravamo rimasti gli unici a non avere una politica di questo tipo.

Ma torniamo al rating, perché chiaramente coinvolge il governo. In realtà non in modo diretto, seppure sia citato. Cioè non tanto per le loro scelte e manovre, ma per l'opposizione. Già perché viene citata l'opposizione in stato decadente e di fatto inesistente, questo a detta loro porta ad avere un governo con le mani libere di agire e rimanere più stabile.

Chiaramente questa è una visione di macro-finanza, a loro del tema sociale e politico non gli frega nulla. La totale inettitudine dell'opposizione è un pericolo a livello democratico, perché di fatto lascia il campo libero a qualunque scempiaggine. Tanto per dare qualche dato, in 24 mesi sono stati creati 72 decreti leggi, ad un passo dal record del Berlusconi IV che ne ha 80. Ma a livelli di tempistica, cioè numero di decreti per spazio temporale, il Governo Draghi ne ha emessi ben 63 in 20 mesi.

Siamo quindi di fatto poco sopra i tre decreti per mese, ed è un limite pericoloso, dato che i decreti devono essere convertiti in legge entro sessanta giorni. Non a caso anche il Governo Meloni ha fatto uso dei "decreti minotauro" cioè abroga il decreto precedente al fine di non farlo decadere per questioni legali, e lo ributta dentro in un decreto successivo.

A mio avvio i Decreti Legge dovrebbero essere dei bonus contingentati, cioè al pari del decreto di urgenza americano dove il Presidente può fare leggi senza passare per il congresso, ma solo per sessanta giorni. Qui dovrebbe esserci un meccanismo simile, dato che i Decreti Legge servono per questioni di reale urgenza, e non bypassare il parlamento tout-court come sta avvenendo da troppe legislature a questa parte.

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